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Atalanta-Valencia non era una partita come le altre, si sapeva fin dall’inizio: non capita tutti i giorni che 1 abitante su 3 di una città come Bergamo si metta in viaggio verso Milano.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_images_carousel images=”17186,17193,17214,17207,17200,17221″ img_size=”large”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Atalanta-Valencia non era una partita come le altre, si sapeva fin dall’inizio: non capita tutti i giorni che 1 abitante su 3 di una città come Bergamo si metta in viaggio verso Milano. Ma Atalanta-Valencia, andata degli ottavi di finale di Champions League, meritava di essere l’eccezione alla regola. Mercoledì 19 febbraio 2020 era una data segnata da settimane sul calendario di ogni tifoso della Dea e 45.000 di loro (tra cui alcuni fortunati collaboratori Comac!) l’hanno vissuta “da dentro”: direttamente dallo stadio San Siro di Milano, la “Scala del Calcio” che ormai è diventata la casa del sogno Champions di mister Gasperini e dei suoi ragazzi.

Sarebbe bastato questo per rendere indimenticabile la serata: vedere la Dea – all’esordio assoluto nella più importante competizione europea – giocare un turno a eliminazione diretta, per di più contro il Valencia, squadra con tanti infortunati ma certamente più abituata alla tensione di certe partite “che contano”.

Ma in certe “notti magiche” la realtà supera anche i sogni più incredibili, e stavolta è toccato all’Atalanta: alla fine il tabellino recita 4-1 per i nerazzurri, e passaggio del turno molto più vicino (nonostante la partita di ritorno da non sottovalutare!).

Per più di un’ora l’Atalanta ha dominato letteralmente gli avversari, trovando gol spettacolari con protagonisti inattesi: il terzino olandese Hateboer apre e chiude la festa (16’ per l’1-0, 62’ per il 4-0), nel mezzo Ilicic – al 42’ con il destro, lui che ha nel mancino il piede migliore! – e Freuler (centrocampista che si inventa un tiro imparabile) al 57’ – completano il poker.

Da quel momento i nerazzurri, forse storditi da tanto tifo e tanta corsa, hanno sofferto un po’: alla fine il Valencia ha accorciato le distanze, ma il portiere Gollini ha evitato altre complicazioni.

Così, al fischio finale, 45.000 cuori hanno potuto esultare tutti insieme, perfino un po’ “delusi” per il gol subito! Niente, in ogni caso, potrà cancellare l’orgoglio di poter dire “io c’ero”, sugli spalti o davanti alla tv, in una delle serate più importanti della storia calcistica della nostra città.

In ogni caso, il prossimo passo è già fissato: martedì 10 marzo, Valencia-Atalanta. L’atto finale di una doppia sfida che porta dritti dritti verso un sogno ancora più grande: i quarti di finale![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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